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11 luglio 2017
Abusivismo e contraffazione al centro di una ricerca tra gli imprenditori del cesenate
È stata presentata questa mattina nella sede di Confesercenti Cesena la ricerca condotta nel mese di giugno tra gli imprenditori del territorio sul tema dell’abusivismo, la contraffazione e le nuove forme di economia sommersa.
Come sempre l’associazione Confesercenti Cesenate ha ritenuto fondamentale il dialogo con le istituzioni che operano sul campo: presenti all’incontro il tenente Fabio Armetta, comandante del Nucleo Operativo Radio Mobile Cesena dei Carabinieri e il tenente Giuliano Delle Donne della Guardia di Finanza. Insieme a loro, in un dialogo aperto agli associati presenti, anche il sindaco di Cesena e presidente dell’Unione comuni Valle Savio Paolo Lucchi e Filippo Giovannini in veste di sindaco di Savignano sul Rubicone e presidente dell’Unione Rubicone Mare.

La ricerca, condotta dal Centro Studi di Confesercenti Cesenate, è stata illustrata nei suoi punti più salienti dal direttore Graziano Gozi e dal presidente Cesare Soldati. I dati emersi hanno poi avviato un dibattito interattivo tra operatori del commercio in rappresentanza delle diverse categorie e dei problemi quotidiani rispetto al tema in oggetto, che è molto sentito: il 94% degli intervistati avverte infatti l’abusivismo come un problema reale, e come ostacolo allo sviluppo dell’economia locale (81%). Si avverte inoltre un vuoto di normative atte a limitare le irregolarità e si chiedono più controlli per arginare il problema. A questo proposito le forze dell’ordine hanno illustrato con estrema chiarezza il loro modus operandi e hanno sottolineato l’importanza della collaborazione dei cittadini per le segnalazioni di queste presunte irregolarità sul territorio; così come gli amministratori comunali hanno ribadito l’importanza della collaborazione con associazioni e forze dell’ordine per mettere a punto politiche più efficienti.

L’incontro aveva anche come obiettivo portare sul tavolo alcune proposte per fronteggiare il fenomeno dell’economia sommersa, che colpisce di più alcuni settori in particolare, come è stato messo in luce dalla dalla ricerca condotta. Nel settore dei pubblici esercizi emergono problematiche nuove come gli home restaurant e si assiste al ritorno dei circoli come alternativa “di comodo” alle regole e tributi dei locali pubblici. Gli agriturismi con piscine, ristoranti, camere sono diventati numerosi e soprattutto in diretta concorrenza con imprese dello stesso tipo, con un carico fiscale ben più elevato; i mercati degli agricoltori (farmer’s market) sono diventati veri e propri mercati ambulanti di prodotti alimentari, con poca trasparenza nei confronti dei consumatori che credono di acquistare merce dal produttore al consumatore. Il settore dei trasporti con conducente è ormai appannaggio di sigle e associazioni che dietro principi altamente sociali svolgono vere e proprie attività imprenditoriali sena autorizzazioni. Nel campo dell’economia sommersa vanno segnalate le attività di palestre che agiscono come circoli, i venditori ambulanti di fiori privi di autorizzazioni specifiche, i mercatini degli hobbysti e del riuso che sono diventate le attività principali di molti.