La Confesercenti Cesenate ha incontrato il presidente regionale, nonché vice presidente nazionale dell’Associazione, Dario Domenichini.
“Il gruppo dirigente cesenate - afferma il presidente Cesare Soldati - ha presentato le criticità del commercio e turismo nel territorio e avviato un confronto affinché il presidente Domenichini porti le nostre istanze ai livelli regionale e nazionale. In particolare abbiamo evidenziato la crisi del commercio non alimentare e l’esigenza indispensabile di interventi per diminuire il carico fiscale che grava sulle imprese. Abbiamo sottolineato, inoltre, che pur fra alti e bassiil settore dei pubblici esercizi e più in generale del turismo vive una fase abbastanza positiva. La stagione estiva del 2018 si è confermata su buoni livelli come presenze anche se la redditività delle imprese resta decisamente bassa”. “Grande attenzione - aggiunge il direttore Graziano Gozi - è stata dedicata alla formazione e ed all’innovazione. Da tempo stiamo accompagnando i Soci ad accogliere la sfida del mercato elettronico e stiamo attivando ulteriori percorsi formativi per tutte le imprese che vorranno affiancare la vendita on line a quella nel proprio negozio”.
“È un autunno decisamente freddo per la fiducia di famiglie ed imprese - ha detto Dario Domenichini - con le aspettative sul futuro che peggiorano sia per i consumatori che per le imprese. Per queste ultime, in particolare, il 2018 si è rivelato un anno negativo: il calo dell’indice registrato da Istat a novembre è infatti il quinto consecutivo su base mensile.Il quadro economico è percepito dalle famiglie come sempre meno favorevole e ciò scoraggia ulteriormente le decisioni di spesa. Il rischio ormai è che anche per tutto il 2019 la crescita dei consumi si collochi stabilmente al di sotto dell’1% rimanendo molto distante dalle variazioni attese in tutti gli altri grandi Paesi europei”.“A pesare sui consumi - continua il presidente regionale della Confesercenti - è anche un clima di crescente incertezza, dovuto alle indeterminatezze che ancora circondano la manovra di bilancio del Governo, tuttora al centro di un confronto-scontro con le autorità europee. Una situazione che non preoccupa solo i mercati, ma anche gli operatori economici e le famiglie. Il governo dovrebbe operare per ristabilire la fiducia, e risolvere la “questione manovra” è il primo passo necessario. Occorre riprendere un dialogo costruttivo con l’Europa per poter dare, nel più breve tempo possibile, sicurezze alle imprese ed ai consumatori sui provvedimenti in arrivo”. “Confidiamo - conclude Dario Domenichini - in un miglioramento del clima politico in tempi rapidi, in modo da dare un’iniezione di fiducia in concomitanza con lo shopping natalizio, fondamentale per l’economia delle imprese commerciali e turistiche”.