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03 gennaio 2017
Giovedì 5 gennaio partono i saldi invernali attesi dai consumatori e dai commercianti
I saldi sono un importante evento per la promozione del territorio. Si prevede una spesa media di 330 euro a famiglia.
Dopo un Natale che ha intravisto qualche piccolo segnale di ripresa, cominciano da giovedì 5 gennaio i saldi invernali, il momento tanto atteso sia dai consumatori, sia dai commercianti.  “La nostra indagine di qualche giorno fa - dichiara il direttore della Confesercenti Cesenate, Graziano Gozi – aveva rilevato buoni incassi negli ultimi giorni dell’anno e della settimana prenatalizia. Incassi che certo non permettono di salvare un anno difficile ma che, comunque, rappresentano una boccata d’ossigeno per le imprese. Dopo anni di cali di vendite sono sembrate stabili, in quel periodo, le vendite per l’abbigliamento. Capiremo nelle prossime settimane se ha influito la novità introdotta dalla normativa tesa a bloccare le vendite promozionali il mese precedente i saldi”.
“Dal 5 gennaio per i commercianti di abbigliamento e calzature partiranno i saldi – continua il direttore della Confesercenti Cesenate –, una grande opportunità che molti consumatori stanno aspettando e che darà la possibilità di partire con il piede giusto nel 2017 dopo diversi anni complessi per le vendite al dettaglio. Auspichiamo ci sia, quindi, una propensione generalizzata allo shopping con lo sconto. Secondo le stime di Fismo-Confesercenti (la federazione che raccoglie i commercianti del settore moda) la spesa potenziale sarà mediamente di 330 euro a famiglia. Per chi ama l'abbigliamento e le calzature sarà meglio del Black Friday”. “Pensiamo che i saldi – conclude Graziano Gozi – siano anche un evento che renderà ancor più vivo il nostro territorio e farà conoscere ancor di più le nostre città, i quartieri e i negozi che svolgono sempre più una grande funzione sociale e vitale”.
È utile informare su alcune regole di questo tipo di vendita speciale.

La vendita di fine stagione (saldo) non ha obbligo di comunicazione al Comune. Le condizioni favorevoli di acquisto prospettate al consumatore attraverso il messaggio pubblicitario debbono essere reali ed effettive .
I prodotti esposti per la vendita nelle vetrine esterne o all’ingresso del locale e nelle immediate adiacenze dell’esercizio e su aree pubbliche o sui banchi di vendita, ovunque collocati, devono indicare in modo chiaro e ben leggibile il prezzo di vendita al pubblico, mediante l’uso di un cartello o con altre idonee modalità; quando siano esposti insieme prodotti identici dello stesso valore è sufficiente l’uso di un unico cartello.

Negli esercizi di vendita e nei reparti di tali esercizi organizzati con il sistema di vendita del libero servizio l’obbligo di indicazione del prezzo deve essere osservato per tutte le merci esposte al pubblico. I dati da esporre nei cartellini sono: a) il prezzo originario; b) la percentuale di sconto; c) il prezzo finale di vendita.