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13 giugno 2018
I sei chioschi finalisti di Piadina d'Autore - 13 giugno a Savignano sul Rubicone
Mercoledì 13 giugno 2018, alle ore 20, presso l’Ossteria! Trattoria con Pizza, a Savignano sul Rubicone, via Cesare Battisti, 23/d si svolgerà la quindicesima edizione di “Piadina d’Autore”.
Mercoledì 13 giugno 2018, alle ore 20, presso l’Ossteria! Trattoria con Pizza, a Savignano sul Rubicone, via Cesare Battisti, 23/d si svolgerà la quindicesima edizione di “Piadina d’Autore”.
Durante la serata, una qualificata giuria di esperti e gastronomi, aggiudicherà il premio di “Piadina d’Oro”,  ad uno dei sei chioschi finalisti.
“Piadina d’Autore” è una delle più importanti manifestazioni che valorizzano il più classico dei prodotti tipici del territorio, la piadina appunto, assieme a “Lo Sposalizio della Piadina” e al “Festival Internazionale del Cibo di Strada”, che proprio dalla piadina ha preso spunto e che si svolge con incredibile successo, dal 2000, a Cesena.

“Piadina d’Autore” è organizzata da: Confesercenti Cesenate, Associazione Culturale Il Castello, Associazione Romagna Città Futura, Slow Food Cesena, Associazione per la Valorizzazione della Piadina Romagnola e Conservatoire des Cuisines Méditeranéennes, con il patrocinio de Il Resto del Carlino, del Comune di Savignano sul Rubicone, con il contributo di Credit Comm, Centrale del Latte di Cesena e F.lli Terranova.

Ecco i 6 chioschi che si sfideranno per vincere la Piadina d’Oro: Salvatori Veneranda (chiosco “L’Oasi della Piadina” a Piavola di Mercato Saraceno, via P. Nenni, 55), vincitrice della edizione precedente, che difende il titolo di “Piadina d’Oro”; Marina Guidazzi (chiosco a San Carlo di Cesena, via Castiglione, 33), selezionata dai lettori de Il Resto del Carlino; Paola Ceredi (chiosco a San Vittore di Cesena, via Settecrociari, 6451); Elisa Lugaresi (chiosco “La Regina della Piadina” a Torre del Moro di Cesena, via San Remo, 35); Sabrina Rocchi (chiosco “Il Chiosco di Sabri” a Cesena, via Versilia, 190); Michael Zanotti (chiosco L’Angolo della Pida, a Cesena, via Mulini, 20). 
Nelle settimane precedenti la manifestazione, una commissione di esperti ha scelto i 4 chioschi del territorio che si sfideranno a Savignano sul Rubicone con il vincitore della scorsa edizione e con il chiosco selezionato dai lettori de Il Resto del Carlino (vincitore del Carlino d’Oro), attraverso il tagliando di selezione pubblicato quotidianamente sulle pagine del Carlino.
La serata all’Ossteria! di Savignano sul Rubicone prevede una festa, anche gastronomica (il cui ricavato sarà devoluto a scopi benefici), con la partecipazione del pubblico che avrà modo di gustare un menù messo a punto per l’occasione dalla cucina dell’Ossteria! e di assaggiare le piadine concorrenti.

Ecco il Menù della cucina dell’Ossteria! Trattoria con Pizza:
Assaggio delle Piadine finaliste; Antipasto di salumi e formaggi; Tagliatelle con gli stridoli; Galletto alla cacciatore con patate; Ciambella con crema; Caffè. Vini selezionati dei produttori delle Colline del Rubicone.
Quota di partecipazione Euro 28.
Per prenotazioni tel. 0541.944939 - 338.2817870.


“Particolare valore continua a ricoprire questa iniziativa che valorizza la “vera” piadina, quella prodotta dai chioschi del territorio. La “Vera Piadina” tradizionale è quella dei chioschi o quella di alcuni ristoranti di Romagna che la producono  quotidianamente, manualmente, con attenzione alla scelta di materie prime di qualità e alla freschezza, da consumare subito, appena tolta dal testo. Per chi vive in Romagna questo non è solo un ricordo del passato perché il territorio è costellato di chioschi dove ancora la piadina viene prodotta con sapiente genuinità. Ogni zona e ogni piadaiola ha la propria ricetta e il proprio modo di “fare” la piadina ma su certi requisiti non si può transigere. I chioschi e le piadaiole sono l’orgoglio e il baluardo della tradizione più autentica della Romagna. Quella tradizione che anche i visitatori più attenti ricercano quando giungono in questo territorio. Qui la manualità è prevalente, così come l’attenzione alla cottura dipende da quel fattore umano che nessun “timer” potrà mai sostituire. Una volta si cucinava sul “testo” di terra refrattaria scaldato sulle braci e oggi invece la si cuoce sulla piastra di metallo; la piadaiola specialista s’è sostituita all’eclettica casalinga, ma l’impasto è ancora quello là. La tradizione della piadina è stata salvata proprio da queste piadaiole che meriterebbero un monumento”.