L’appuntamento è alle 20,15 al Ristorante Cerina con una cena realizzata da 4 osterie, tra le migliori della regione. Sarà presente Eugenio Signoroni, curatore nazionale della guida.
Appuntamento d’eccezione a Cesena per la presentazione regionale della
guida 2017 di Osterie d’Italia, di
Slow Food Editore. La presentazione si terrà martedì 8 novembre, alle ore 20,15, presso il r
istorante Cerina di San Vittore di Cesena e per l’occasione verrà realizzata una cena con 4 tra le migliori osterie della regione presenti in guida,
La Campanara di Galeata (FC), l’antica Trattoria Cattivelli di Monticelli d’Ongina (PC), la Trattoria del Borgo di Monteveglio (BO) e il Ristorante Cerina, di San Vittore di Cesena (FC). I vini saranno quelli dell’azienda Biologica Villa Venti (chiocciola Slow Wine) e della Cantina Braschi 1949. La serata, che celebra la gastronomia regionale e presenta la nuova guida si svolgerà in collaborazione con la Confesercenti Cesenate e la Centrale del Latte di Cesena e servirà a sostenere il progetto “Un Futuro per Amatrice”.
Alla presentazione sarà presente il curatore di Osterie d'Italia,
Eugenio Signoroni.
La quota di partecipazione alla serata (compresa una copia della guida a coppia) è di € 40 (€ 35 per i soci Slow Food).
Info e prenotazioni: tel. 0547.622602 – 348.7517095
slowfoodcesena@gmail.com
Un’unica regione con molteplici, differenti identità. Il trattino che sulla carta separa l’Emilia dalla Romagna rievoca proprio quei confini sfumati, che si trasformano in percorsi gastronomici diversi, dove a fare da filo conduttore è l’amore innato per l’accoglienza e per una cucina generosa e abbondante, elementi comuni ai due territori. Protagonisti sono le donne e gli uomini ancora custodi di un saper fare che si tramanda di generazione in generazione. E se la tavola non basta, forte è la tradizione del cibo di strada, con “il” gnocco fritto, le tigelle, le crescentine e i borlenghi emiliani, o le piadine, il tortello alla lastra e il pesce fritto al cartoccio romagnoli.
Goloso il
menù proposto, che prevede:
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Cartoccio di polpettine a scottadito - Tortello alla lastra della tradizione – Piadina fritta con squacquerone della Centrale del Latte di Cesena - Peschina dolce, preparati dall’osteria La Campanara - Pianetto di Galeata (FC);
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Verzini autunnali (verza scottata con ripieno di carne di vitello e maiale, uova e grana padano in sugo leggero di pomodoro e purè) - Pisarei e fasò (gnocchetti con pane raffermo e farina scottati con acqua calda e conditi con sugo rosso di fagioli borlotti e sbriciolata di salsiccia) proposti dall’Antica Trattoria Cattivelli – Isola Serafini di Monticelli d’Ongina (PC);
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Tortellini nel brodo buono con ripieno di Mortadella di Pasquini e Brusiani, Parmigiano di Bianca Modenese (Presìdio Slow Food), del caseificio di Rosola, polpa di maiale, uova e noce moscata -Ganassino (guancialino di vitella, cotto nella Barbera di Montebudello, con scalogno, sale grosso e aceto balsamico tradizionale dell’Acetaia Pedroni di Nonantola, cucinati dalla Trattoria del Borgo – Monteveglio in Valsamoggia (BO);
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Torta di ricotta e squacquerone della Centrale del Latte di Cesena ai frutti di bosco del Ristorante Cerina – San Vittore di Cesena (FC).
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Il pane, biologico e preparato con lievito madre, è preparato dall’Azienda agricola Tirli – Santa Sofia.
Ad accompagnare la cena i seguenti vini:
Serenaro – Forlì Bianco Igt 2015 da uve Famoso – Az. Biologica Villa Venti
Primosegno – Romagna Sangiovese Doc Superiore 2012 (Vino Slow) – Az. Biologica Villa Venti
Campomamante – Vino bianco dolce da uve Albana – Cantina Braschi 1949
Si ringraziano per la collaborazione
Confesercenti Cesenate e Centrale del Latte di Cesena.
Ma torniamo alla guida Osterie d’Italia 2017: «Con questa nuova edizione desideriamo rimanere il più fedeli possibile al concetto di osteria. Per questo abbiamo scelto di ridurre notevolmente le pagine della guida e raccontare, invece, tutti quei locali che racchiudono in sé l’idea tradizionale: luoghi informali, semplici, accoglienti e la cui cucina si rifà alla tradizione». Marco Bolasco ed Eugenio Signoroni, curatori della guida, commentano così l’edizione numero 27 di Osterie d’Italia. «Per raggiungere questo risultato è stato fondamentale, come sempre, il supporto dei collaboratori sul territorio, che segnalano i locali più caratteristici e autentici». Un volume tutto nuovo che si interroga sul lessico dell’osteria e cerca di individuare quelle che aderiscono maggiormente alla definizione canonica.
E chiudiamo con i riconoscimenti regionali:
18 le Chiocciole emiliano romagnole:
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Osteria Bottega - Bologna
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Trattoria di Via Serra - Bologna
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Osteria del Vicolo Nuovo da Rosa e Ambra - Imola (Bo)
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Amerigo dal 1934 - Valsamoggia (Bo)
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Trattoria del Borgo - Valsamoggia (Bo)
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Da Ottavio - Sogliano al Rubicone (Fc)
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La Campanara - Galeata (Fc)
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Entrà - Finale Emilia (Mo)
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La Lanterna di Diogene - Bomporto (Mo)
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Osteria di Rubbiara - Nonantola (Mo)
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Ai Due Platani - Parma
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Antichi Sapori - Parma
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Antica Locanda del Falco - Gazzola (Pc)
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Antica Trattoria Cattivelli - Monticelli d´Ongina (Pc)
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Ostreria Pavesi - Podenzano (Pc)
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Campanini - Busseto (Pr)
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Locanda Mariella - Calestano (Pr)
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La Baita – Faenza (Ra)
E dieci le novità:
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La Civichella – Castel San Pietro Terme (Bo)
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Trattoria Pomposa Al Re Gras – Modena
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Enoteca da Renato – Piacenza
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Ostreria Pavesi – Podenzano (Pc)
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Osteria di Fornio – Fidenza (Pr)
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Osteria della Stazione di Felino – Felino (Pr)
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La Boschina – Fidenza (Pr)
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Lo Zibaldino – Conselice (Ra)
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Canossa – Reggio nell’Emilia
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Pacini – Torriana (Rn)