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05 giugno 2020
Un mondo nuovo: riflessioni di Cesare Soldati per la rubrica Confesercenti
Finalmente usciti (così sembra) dall’emergenza sanitaria che ci ha colpiti tutti all’improvviso, ora dobbiamo fare i conti con quello che resta.
un Paese che appare impoverito, che fatica a ripartire, in preda a un sentimento di incertezza e a volte di paura se guarda al presente e al futuro. Che non tornerà tutto come prima lo abbiamo capito. Il tema vero, oltre alla crisi dei consumi che ci ha accompagnati in questi anni, è oggi la crisi del mondo che abbiamo conosciuto e nel quale abbiamo vissuto fino a tre mesi fa. Mai come ora è chiaro che il benessere di tutti gli attori del tessuto sociale è fondamentale perché il sistema funzioni. Famiglie e imprese in primis. Lo immaginavamo, ma ora ci è davvero chiaro che la ripresa sarà lenta, soprattutto per quei comparti legati alla socialità e alla mobilità: i dati diffusi dall’Istat la scorsa settimana su calo del reddito e dei consumi parlano da soli e non hanno bisogno di essere commentati, e ognuno di noi, cittadino o imprenditore che sia, lo sta vivendo sulla propria pelle. Di fronte a questo scenario l’uscita definitiva dal lockdown, con la riapertura questa settimana dei confini tra le regioni, è una sorta di punto zero: siamo tutti chiamati a una maggiore responsabilità individuale, a rivedere le nostre abitudini, ma in questa rivoluzione della nostra esistenza siamo anche chiamati a non abbatterci e a coltivare uno spirito costruttivo. In Romagna è tutto ripartito, e di questo non possiamo che essere contenti.

Il lavoro che come Confesercenti abbiamo svolto e continuiamo a svolgere, giornalmente, per accompagnare le imprese in questa fase di ripresa è, in un certo senso, nuovo anche per noi. Anche noi abbiamo imparato in questi mesi a resistere, a coltivare quello spirito positivo che abbiamo visto in queste tre settimane di riaperture anche nei commercianti della nostra città, impegnati all’unisono a far ripartire la vita nelle piazze e per le strade. Tutti con una gran voglia di tornare alla normalità e con un grande senso civico, nel rispetto delle norme di sicurezza. Osservando tutto questo siamo fieri di come il tessuto commerciale e sociale della nostra città sta reagendo, e dal canto nostro continueremo a lavorare, a livello nazionale e territoriale, per fare in modo che le misure di sostegno promesse dal Governo arrivino, che la messa in sicurezza delle imprese sia un diritto accessibile a tutti e magari un’occasione di innovazione, che a livello comunale il confronto diretto tra l’amministrazione e gli esercenti, che abbiamo promosso in questi ultimi giorni, sia una risorsa preziosa per andare tutti nella stessa direzione: quella della rinascita.